(Teleborsa) – Le risorse digitali stanno rimodellando i settori dei pagamenti e della finanza, offrendo nuove opportunità ma anche ponendo nuovi rischi o esacerbando le vulnerabilità tradizionali. In questo panorama in rapida evoluzione, lo sviluppo di nuovi approcci alla regolamentazione e alla tassazione, insieme a quelli tradizionali, è fondamentale per evitare indebite limitazioni all’innovazione, salvaguardando al contempo la stabilità e l’integrità finanziaria, il corretto funzionamento dei mercati e dei sistemi di pagamento, la protezione dei diritti degli individui e l’adempimento degli obblighi fiscali.
E’ quanto affermato dal keynote speech della Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, Chiara Scotti, alla Conferenza “The interplay between tax and financial regulations in a new digital environment”, presso il Centro Convegni Carlo Azeglio Ciampi a Roma.
L’Unione Europea ha compiuto passi da gigante nella regolamentazione della finanza digitale – ha spiegato Scotti – lanciando la strategia per la finanza digitale nel 2020. Le iniziative chiave comprendono la regolamentazione sui mercati delle cripto-attività (MiCAR) e il regime pilota DLT per gli strumenti finanziari tokenizzati. L’obiettivo principale – ha aggiunto – è consentire lo sviluppo di attività e servizi digitali, garantendo al contempo un elevato livello di protezione dei consumatori, trasparenza, integrità del mercato e stabilità finanziaria.
Le regole – ha sottolineato la funzionaria dell’Istituto di via Nazionale – dovrebbero essere semplici, eque, chiare, coerenti e a prova di futuro; e dovrebbero anche sfruttare le sinergie tra differenti ambiti normativi.
Le banche centrali e gli enti di regolamentazione svolgono un ruolo chiave nel bilanciare l’innovazione con i servizi finanziari e di pagamento sicuri ed efficienti. La Banca d’Italia, assieme alla BCE ed alle altre banche centrali dell’Area Euro è impegnata in questa missione e sta lavorando alla possibile introduzione di un euro digitale ed all’uso di nuove tecnologie per il regolamento monetario, mentre si occupa anche di supervisionare gli emittenti di cripto-asset ed i fornitori di servizi, ai sensi del MiCAR, e supportare lo sviluppo di progetti FinTech.
I responsabili delle politiche fiscali possono contribuire a progettare un quadro giuridico chiaro per le attività digitali attraverso norme semplici che mantengano anche l’equità con gli strumenti tradizionali. “Questa conferenza offre l’opportunità di discutere di queste questioni e sottolineare la necessità di norme adatte all’era digitale”, conclude Scotti.