(Teleborsa) – I rischi per le banche derivanti dalle fluttuazioni dei prezzi immobiliari sono piuttosto contenuti e non mettono a repentaglio la stabilità finanziaria. E’ quanto mette in luce uno studio della Banca d’Italia a firma di Federica Ciocchetta, Raffaella Pico ed Ivan Quaglia, che mette in relazione la frequenza di aggiornamento dei valori immobiliari, c he costituiscono la base delle garanzie bancarie, con l’andamento dei prezzi di mercato degli immobili stessi.
I risultati dell’analisi indicano che il valore della garanzia immobiliare, che costituisce la base dei prestiti, viene rivalutata con una certa frequenza, ma le rivalutazioni non sembrano essere pienamente in linea con le variazioni prezzi medi di mercato. Le deviazioni in ogni caso sono piuttosto limitate e – si sottolinea – potrebbero essere influenzate dal fatto che i prezzi medi di mercato non sono in grado di cogliere l’eterogeneità delle caratteristiche immobiliari.
I risultati delle simulazioni mostrano che i rischi per il sistema bancario italiano, sia nello scenario di base che nelle diverse ipotesi avverse (calo die prezzi), sono generalmente contenuti. Le perite su crediti immobiliari delle banche, quindi, sarebbero moderate perfino nel caso di un forte calo dei prezzi immobiliari e di un aumento significativo della probabilità di default delle imprese non finanziarie alle quali sono state prestate le garanzie.