(Teleborsa) – Fra la vecchia e la nuova generazione di imprenditori c’è un abisso: i primi come Bill Gates e Warren Buffett hanno impegnato un larga fetta della loro ricchezza per scopi filantropici, mentre gli imprenditori emergenti come Elon Musk sembrano avere un atteggiamento più egoistico e miope rispetto ai grandi temi come la fame nel mondo e la povertà, in un’era in cui i cambiamenti climatici e il calo demografico stanno mettendo alla prova anche le economie più floride come gli Stati Uniti.
Il noto filantropo Bll Gates, in una intervista rilasciata al Financial Times, ha criticando apertamente i tagli operati da Elon Musk al sociale ed agli aiuti umanitari attraverso il DOGE, acronimo che sta per Department of Governmental Efficiency (una sorta di spending review statunitense). Nel mese di febbraio, infatti, DOGE ha di fatto chiuso l’Agenzia statunitense per lo Sviluppo Internazionale, una istituzione che nel 2023 aveva erogato 42,5 miliardi di dollari per l’assistenza sanitaria, l’acqua potabile ed il cibo in ogni parte del mondo. “L’immagine dell’uomo più ricco del mondo che uccide i bambini più poveri del mondo non è rosea”, ha dichiarato Gates.
Il Fondatore di Microsoft ha anche annunciato che nei prossimi 20 anni raddoppierà le sue donazioni alla Fondazione Gates, donando fino a 200 miliardi di dollari , una parte sostanziale della sua ricchezza, per arrivare a chiudere la fondazione entro il 2045. Dalla sua costituzione nel 2000, la Fondazione Gates ha già donato 100 miliardi di dollari.
Gates è attualmente il quinto uomo più ricco al mondo con un patrimonio stimato di 185 miliardi di dollari, stando al Bloomberg Billionaire Index, quindi l’impegno ad erogare 200 miliardi nei prossimi 20 anni, da un lato, include un aumento della ricchezza attuale non lasciata improduttiva, dall’altro, sta a testimoniare che il fondatore di Microsoft darà via tutti i sui beni.
“La gente dirà molte cose su di me quando morirò, ma sono determinato a non lasciar dire ‘è morto ricco’“, ha scritto Gates in un post sul blog, ricordando che nel mondo “ci sono troppi problemi urgenti da risolvere”.
Gates ha spiegato poi di essere stato motivato dalle numerose sfide che il mondo si trova ad affrontare: dai cambiamenti climatici alla tutela della salute, fino al monito sulle disuguaglianze e sull’accumulo di ricchezza lanciato dall’imprenditore e filantropo Andrew Carnegie ai primi del Novecento, che lo ha ispirato.
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