(Teleborsa) – Piazza Affari torna sotto i riflettori grazie ai dividendi staccati da diverse Blue-Chips. Un regalo di Pasqua per gli azionisti dlele società coinvolte, che si vedranno corrispondere 7,5 miliardi in cedole. Oggi lo stacco della cedola avrà un impatto anche sugli indici di Piazza Affari, soprattutto il FTSE MIB, sul quale è stimato un impatto negativo pari a -0,85%. Il pagamento del dividendo è generalmente fissato per il 24 aprile 2025, salvo diversa indicazione per le società con azioni quotate anche all’estero.
Complessivamente, saranno staccate oggi cedole per 7,5 miliardi di uro, da diverse società del FTSE MIB e da alcune Blue-chips fuori dal paniere principale, confermando Piazza Affari uno die mercati più generosi in UE quanto a remunerazione degli azionisti. Quest’anno sono stati staccati circa 41 miliardi in cedole, con un aumento del 13% rspetto al 2024.
CHI STACCA LA CEDOLA E QUANTO
Oggi, 22 aprile 2025, staccano la cedola del dividendo sette società del paniere FTSE MIB:
Banca Mediolanum (ISIN: IT0004776628) – dividendo Ordinario a saldo di 0,63 Euro (l’acconto di 0,37 euro è stato pagato a novembre)
Campari (ISIN: NL0015435975) Ordinario di 0,065 Euro
Ferrari (ISIN: NL0011585146) Ordinario di 2,986 Euro (pagamento il 06/05/2025)
Prysmian (ISIN: IT0004176001) Ordinario di 0,8 Euro
Stellantis (ISIN: NL00150001Q9) Ordinario di 0,68 Euro (pagamento il 05/05/2025)
Unicredit (ISIN: IT0005239360) Ordinario a saldo di 1,4764 Euro (l’acconto di 0,9261 euro è stato pagato a novembre)
Stacco cedola anche per altre tre Blue-Chips non include nel paniere dei 40 titoli guida:
Iveco (Group ISIN: NL0015000LU4) Ordinario di 0,33 Euro
Maire (ISIN: IT0004931058) Ordinario di 0,356 Euro
Piaggio (ISIN: IT0003073266) Ordinario a saldo di 0,04 Euro (l’acconto di 0,155 euro pagato a settembre).
ALCUNI PESI MASSIMI
Le società che influenzano maggiormente questa tornata di cedole sono due. Unicredit tiene banco, perché da sola distribuirà dividendi per 3,7 miliardi, la metà di quelli complessivi pagati, seguita da Stellantis con 1,96 miliardi di euro.
Guardando al dividend yield, che rappresenta una forma di rendimento dell’investimento al di là delle fluttuazioni di prezzo, Stellantis vanta uno fra i più alti pari all’8,3%, ma si difendono anche Mediolanum con il 7,6% ed Unicredit cn il 4,8%. In fondo Campari con l’1,2% e Ferrari con lo 0,8%.