(Teleborsa) – Prende il via oggi 14 luglio 2025 l’Ops di Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. La chiusura del periodo di adesione è fissata per lunedì 8?settembre?2025, salvo ulteriori proroghe.
Il consiglio di amministrazione di Mediobanca nella serata di venerdì ha respinto la proposta di OPs di MPS, definendola “ostile e non concordata” e priva di razionale industriale e strategico per gli azionisti dell’istituto milanese. Secondo le fairness opinion affidate a Centerview, Equita e Goldman Sachs, il rapporto di scambio equo sarebbe di circa 3,71 azioni MPS per ciascuna azione Mediobanca, mentre MPS ne offre solo 2,533: si tratta di uno sconto del 32% rispetto alla valutazione ritenuta corretta. Lo sconto implicito al prezzo di mercato era pari al 3,9% alla chiusura della settimana precedente.
Il Cda ha criticato poi la struttura della doppia soglia prevista per l’adesione (una al 66,67%, l’altra al 35%) definendola opaca e potenzialmente ingannevole: la soglia più bassa, infatti, pur sufficiente per il controllo di fatto, non garantisce benefici reali agli azionisti. “In caso di adesioni per un ammontare almeno pari alla condizione soglia minima, sulla base dello storico delle partecipazioni assembleari di Mediobanca, la concreta possibilità di esercitare il controllo di fatto su Mediobanca da parte di Mps rimane per lo meno incerta”, ha sottolineato il Cda.
Mediobanca ha stimato che l’integrazione con MPS genererebbe dissinergie pari a circa 460 milioni di euro, cifra potenzialmente in crescita fino a 665 milioni in caso di esiti negativi o integrazione mancata. “In tale prospettiva, le sinergie stimate da Mps sono giudicate ottimistiche e poco realistiche dal cda di Mediobanca, anche alla luce delle esperienze negative di precedenti aggregazioni tra banche commerciali e wealth manager/private bank, che hanno spesso portato a svalutazioni dell’avviamento e riduzione degli asset under management“.