(Teleborsa) – Seduta negativa per Piazza Affari, che scambia in netto calo, in accordo con gli altri Listini continentali, che accusano perdite consistenti, in un clima di avversione al rischio che sta premiando gli asset rifugio come l’oro. A pesare sono le politiche protezionistiche avviate dall’Amministrazione Trump, seguite da molti altri partner commerciali internazionali: sarà fondamentale l’avvio o meno di nuove tariffe a partire dal 2 aprile.
Sul fronte macroeconomico, in Germania a febbraio le vendite al dettaglio hanno marginalmente accelerato a +0,8% m/m, mentre in Italia l’inflazione a marzo è salita oltre le attese (+2% su anno), grazie soprattutto all’aumento dei prezzi dell’energia.
Per quanto riguarda le banche centrali, Fabio Panetta (Governatore della Banca d’Italia) ha detto che “l’aumento dell’incertezza – dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti – impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”.
Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,082. L’Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 3.117,4 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,35%, a 69,61 dollari per barile.
Lo Spread peggiora, toccando i +110 punti base, con un aumento di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,77%.
Tra gli indici di Eurolandia lettera su Francoforte, che registra un importante calo dell’1,93%, soffre Londra, che evidenzia una perdita dell’1,29%, e scende Parigi, con un ribasso dell’1,84%.
Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa del 2,00%; sulla stessa linea, viene venduto parecchio il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 40.180 punti. Pessimo il FTSE Italia Mid Cap (-1,69%); con analoga direzione, in forte calo il FTSE Italia Star (-2,18%).
Tra le Blue Chip di Milano., salgono leggermente Italgas (+0,45%), Snam (+0,34%) e Terna (+0,24%).
Le più forti vendite si manifestano su Iveco, che prosegue le contrattazioni a -5,18%. Crolla Banca MPS, con una flessione del 4,44%. Vendite a piene mani su BPER, che soffre un decremento del 4,26%. Pessima performance per Prysmian, che registra un ribasso del 4,20%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, GVS (+2,79%), Fincantieri (+1,25%), Rai Way (+0,87%) e Garofalo Health Care (+0,79%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Webuild, che ottiene -5,28%. Sessione nera per Ariston Holding, che lascia sul tappeto una perdita del 4,35%. In perdita Juventus, che scende del 3,99%. Preda dei venditori Banca Ifis, con un decremento del 3,69%.