(Teleborsa) – Seduta negativa per le Borse europee, Piazza Affari compresa, per le rinnovate tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. Quest’ultima ha imposto restrizioni su cinque unità statunitensi del colosso sudcoreano della cantieristica navale Hanwha, come ritorsione per le indagini statunitensi sulla predominanza cinese nei settori marittimo e cantieristico; nel contempo, il segretario al Tesoro statunitense Bessent ha dichiarato che la Cina sta cercando di rallentare l’economia mondiale.
Sul fronte macroeconomico, in Germania a ottobre l’indice ZEW si è attestato a 39,3 punti, contro 41,1 atteso e 37,3 precedente; a trainare l’ottimismo degli analisti e degli investitori tedeschi sono state nuovamente le prospettive di rafforzamento dell’economia derivanti dal robusto programma di spesa pubblica.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stima ora una crescita globale del 3,2% quest’anno e del 3,1% l’anno prossimo, con un declassamento cumulativo di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni dell’anno precedente. Nonostante molteplici fattori concomitanti, lo shock tariffario sta ulteriormente offuscando le già deboli prospettive di crescita, ha detto oggi nel suo outlook. L’FMI prevede un rallentamento nella seconda metà di quest’anno, con una ripresa solo parziale nel 2026 e, rispetto alle proiezioni dello scorso ottobre, prevede un’inflazione persistentemente più elevata.
A Wall Street è entrata nel vivo la stagione delle trimestrali con Goldman Sachs, JPMorgan Chase e BlackRock che hanno chiuso il terzo trimestre con ricavi ed EPS superiori alle attese del mercato.
Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,157. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,35%. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 58,2 dollari per barile, in netto calo del 2,17%.
Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +89 punti base, con un calo di 1 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,42%.
Tra gli indici di Eurolandia vendite su Francoforte, che registra un ribasso dello 0,78%, poco mosso Londra, che mostra un -0,12%, e deludente Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
A Milano, si muove sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 41.917 punti, con uno scarto percentuale dello 0,59%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 44.521 punti. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-1,46%); con analoga direzione, depresso il FTSE Italia Star (-1,67%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza Generali Assicurazioni (+1,63%), Fineco (+1,58%), Enel (+1,31%) e A2A (+1,29%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amplifon, che prosegue le contrattazioni a -4,90%. Crolla Stellantis, con una flessione del 4,28%. Seduta negativa per Moncler, che mostra una perdita del 3,07%. Sotto pressione Prysmian, che accusa un calo del 2,28%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Cementir (+1,74%), Philogen (+1,31%), Cembre (+1,01%) e ENAV (+0,95%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su WIIT, che continua la seduta con -6,88%. Vendite a piene mani su Fincantieri, che soffre un decremento del 4,19%. Scivola Zignago Vetro, con un netto svantaggio del 3,72%. In rosso Danieli, che evidenzia un deciso ribasso del 3,27%.