(Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto pronto a imporre dazi e punire i paesi che sfidano il dollaro statunitense come valuta di riserva globale. Se il dollaro perdesse il suo status “sarebbe come perdere una guerra, una grande guerra mondiale. Non saremmo più lo stesso paese. E non permetteremo che accada”, ha detto ai giornalisti a margine della riunione di gabinetto odierna.
“Dico solo che se le persone vogliono sfidarlo, possono farlo, ma dovranno pagare un prezzo elevato” e “non credo che nessuno di loro sia disposto a pagare quel prezzo”, ha detto in riferimento al suo piano di imporre dazi del 10% sui paesi BRICS che hanno discusso la creazione di alternative al dollaro.
Durante la conferenza stampa, è tornato ad attaccare Jerome Powell e ha detto che il presidente della Federal Reserve “dovrebbe dimettersi immediatamente”. Trump ha dichiarato che sarebbe d’accordo con un’indagine del Congresso su Powell, affermando: “Penso che sia pessimo”.
Sul fronte dei dazi, il presidente USA ha affermato che probabilmente mancano due giorni all’invio all’Unione europea di una lettera in cui si rende noto il livello dei dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti. Secondo Trump, l’UE ha trattato gli Stati Uniti molto bene di recente nei negoziati commerciali.
In generale, Trump ha difeso la sua determinazione dei dazi, affermando che “alcuni” paesi pagheranno aliquote del 60% e del 70%. Ieri Trump ha inviato lettere ai leader di 14 paesi e ha difeso la decisione: “È un modo migliore – ha detto – È un modo più efficace. E vi inviamo una lettera. Leggetela. Penso che sia stata ben scritta”.