(Teleborsa) – Nell’attuale “contesto di elevata incertezza”, le ultime pubblicazioni economiche offrono “indicazioni relativamente positive“. Lo ha affermato Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del consiglio direttivo della BCE, dopo che i dati di Eurostat hanno mostrato che l’inflazione nell’area euro è salita al 2,1% ad agosto, dal banchiere centrale definita “ampiamente sotto controllo“. “Ciò consente tassi di interesse favorevoli e sostiene la ripresa del potere d’acquisto”, ha aggiunto.
Discutendo della situazione del suo paese, Villeroy ha detto che “con questa relativa resilienza, ora più che mai è il momento di affrontare il problema principale dell’economia francese: i nostri deficit e il debito fortemente eccessivi. Ignorarli ulteriormente non farebbe che alimentare l’incertezza tra famiglie e imprese e soffocare la nostra capacità di bilancio per il futuro”.
La Banque de France “ribadisce la necessità di raggiungere un deficit del 3% entro il 2029 per stabilizzare definitivamente il debito – ha sottolineato – Ciò richiede che la spesa pubblica totale non aumenti più velocemente dell’inflazione ogni anno, incluso il 2026. Il dibattito pubblico è necessario e deve essere chiaro: oggi non esiste una soluzione facile e senza sforzi per la ripresa economica; ma più a lungo il nostro Paese aspetterà ad affrontarla, più doloroso sarà il trattamento. Ed è auspicabile che questo sforzo sia equo e condiviso da tutti. Molti dei nostri vicini europei hanno già raggiunto con successo questa ripresa prima di noi”.