(Teleborsa) – Il sistema finanziario è chiamato a un ruolo chiave nel sostenere la crescita dell’Italia, in un contesto ancora complesso ma carico di potenzialità. È questo il tema centrale che ha guidato il Tomorrow Speaks di CRIF, l’evento giunto alla 15esima edizione che quest’anno ha avuto come titolo “Boosting sustainable growth with CRIF Metadata”. Un’occasione che ha riunito a Milano oltre 50 top manager del settore bancario e assicurativo, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico insieme a imprenditori, per discutere di come il mondo della finanza possa contribuire concretamente allo sviluppo sostenibile del Paese.
Durante l’evento, i più importanti attori del mercato hanno condiviso la loro visione, partendo dall’analisi dello scenario mondiale in rapida evoluzione (fra geopolitica, tassi, digitalizzazione globale) per passare al ruolo attivo del sistema finanziario nella crescita delle imprese italiane, con un focus su come le tecnologie digitali e l’innovazione nel credito e nelle assicurazioni possano essere messi al servizio della produttività del Paese, coniugando crescita e sostenibilità. Il dibattito si è sviluppato attorno alle opportunità offerte da tecnologie e analytics, potenziati da dati di qualità, per contribuire a migliorare e velocizzare i processi decisionali, ottimizzare la gestione dei rischi, ampliare l’accesso al credito per imprese e famiglie e migliorare nel contempo la produttività delle strutture.
Italia, fotografia del sistema Paese – Negli ultimi tredici anni, l’Italia ha registrato una crescita media reale dello 0,4% annuo, a fronte di un PIL nominale in aumento del 2,2%. Un ritmo ancora flebile per sostenere una ripresa strutturale, soprattutto in presenza di un debito pubblico che è arrivato al 133% nel 2013 per poi rimanere sempre in quell’intorno (ad eccezione del 2020 con la pandemia). Il sistema bancario ha mostrato un’evoluzione disomogenea: mentre la raccolta è cresciuta a un ritmo medio superiore al 4% annuo, grazie al risparmio delle famiglie, gli impieghi (al netto delle sofferenze) sono scesi di circa lo 0,5% annuo, con il rapporto impieghi/PIL sceso dal 110% all’80% (fonte: Banca d’Italia). In questo contesto, le banche hanno però saputo rafforzare la propria solidità patrimoniale, migliorare la qualità del credito e mantenere redditività grazie all’incremento della produttività del personale e all’automazione e digitalizzazione dei pagamenti. Oggi il sistema bancario è molto più robusto e resiliente e potenzialmente in grado di supportare più efficacemente la crescita del sistema Paese. Parallelamente, anche gli altri canali finanziari (mercato azionario, private equity e venture capital) risultano ancora sottodimensionati rispetto al potenziale del Paese. Tra il 2011 e il 2024, il numero complessivo di società quotate è cresciuto per i mercati non regolamentati, che però a livello di valore sono marginali: a fronte di una capitalizzazione complessiva di 811 miliardi di euro, questi rappresentano solo 8 miliardi. Nello stesso periodo, il capitale incrementale raccolto attraverso Private Equity e Venture Capital ha raggiunto complessivamente 76 miliardi di euro, che diventano 80 miliardi includendo il Private Debt (fonte: AIFI). Pur mostrando dei trend positivi, questi strumenti rappresentano ancora una componente modesta del financing totale. Nel comparto assicurativo si è osservata una crescita leggermente maggiore, con il segmento Vita sostenuto dal risparmio privato e una graduale crescita dei premi non auto, segnale di una crescente consapevolezza dei cittadini verso la protezione del rischio.
I nuovi driver di crescita: dati, AI, sostenibilità per l’innovazione e il rilancio – Tornare a crescere non significa solo rilanciare il credito, ma innovare il modo in cui il sistema finanziario misura, interpreta e trasforma i dati in valore. I dati di qualità, integrati tramite modelli di machine learning e intelligenza artificiale, rappresentano oggi una leva imprescindibile per gestire il rischio in modo predittivo e migliorare l’efficienza dei processi decisionali, favorendo al contempo una maggiore inclusione finanziaria di imprese e famiglie rilanciando gli impieghi. In questo scenario, CRIF combinando dati, tecnologie e advanced analytics (CRIF Metadati) si pone come un partner abilitante per l’intero ecosistema finanziario: nel solo 2024 ha fornito oltre 30 milioni di report creditizi, quasi 20 milioni di verifiche antifrode e antiriciclaggio e più di 3 milioni di valutazioni ESG sulle imprese italiane. Dati e analytics diventano così strumenti chiave per aumentare la produttività del sistema, potenziare i modelli di scoring, prevenire le frodi e ottimizzare le soluzioni di digital lending e di gestione della relazione con il cliente.
“Il sistema finanziario può giocare un ruolo decisivo per sostenere la crescita del Paese, in una fase in cui solidità, innovazione e produttività devono convivere. Dopo anni di ristrutturazione e consolidamento, banche e assicurazioni hanno oggi l’opportunità di tornare a investire sul futuro, facendo leva su tecnologia e dati per costruire un modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo. In CRIF vediamo ogni giorno insieme ai nostri clienti come l’utilizzo intelligente dei CRIF Metadati, che coniugano informazioni di qualità, analytics e intelligenza artificiale, permetta di migliorare la qualità delle decisioni, rendere più efficiente la gestione dei rischi e ampliare l’accesso al credito per imprese e famiglie. Crediamo che la crescita passi dalla capacità di misurare e valorizzare le informazioni: perché solo ciò che si misura può davvero migliorare. È su questo principio che basiamo il nostro impegno nel supportare il sistema finanziario nel suo percorso di evoluzione e nel generare valore per l’intera economia italiana”, dichiara Marco Colombo, Managing Director Finance Italy di CRIF.
“Mettere i clienti al centro – afferma Annalisa Areni, Head of Client Strategies, UniCredit – significa costruire relazioni di valore, basate su fiducia e prossimità. Il nostro impegno è offrire un servizio di eccellenza, capace di coniugare la forza delle tecnologie digitali con il valore insostituibile delle persone. Con lo stesso approccio, siamo accanto alle imprese italiane, spina dorsale del sistema Paese, accompagnandole nella transizione verso modelli di business sostenibili e innovativi.”
“Competitività e produttività, finanza e innovazione – commenta Elena Goitini, Amministratore Delegato, BNL BNP Paribas – sono leve strategiche per lo sviluppo economico del Paese, in modo strutturale e sostenibile nel lungo periodo; ciò in un’azione combinata pubblico-privato che possa favorire la realizzazione di programmi di crescita nazionale e di espansione internazionale. BNL e il Gruppo BNP Paribas sono attivi nel supportare l’economia reale e i suoi attori, facendo leva su piattaforme specialistiche internazionali, sull’expertise dei propri professionisti e sull’innovazione tecnologica, intercettando transizioni e cambiamenti del nostro tempo per trasformarli in opportunità.”
“REVO si consolida come operatore distintivo nel mercato assicurativo grazie a un modello che combina disciplina finanziaria e innovazione tecnologica. La crescita profittevole, trainata da tecnologie proprietarie e da un approccio TECHUMAN, dimostra la sostenibilità del nostro sviluppo e la solidità delle scelte strategiche del Piano Industriale”, dichiara Alberto Minali, Amministratore Delegato, REVO.
“Il mercato del credito al consumo – afferma Lorenzo Montanari, Amministratore Delegato e Direttore Generale, Avvera –
sta attraversando una fase di profondo cambiamento in connessione con il cambio di abitudini della clientela e al diffondersi di nuovi strumenti di finanziamento come il Buy Now Pay Later. Si tratta di una accelerazione che cambierà il modo di avvicinarsi al credito. Questo se da un lato aumenterà la platea dei clienti che entreranno nell’arena del credito al consumo, dall’altra dovrà rendere più consapevoli tutti gli operatori sui rischi e sui processi di vendita. I clienti dovranno essere educati ed informati di questo cambiamento e imparare ad utilizzare queste nuove forme di finanziamento molto veloci, digitali e non sempre assimilabili ai prodotti tradizionali.
“Crediamo nella centralità della rete di Agenti e Consulenti e lavoriamo con impegno – sottolinea Bruno Scaroni, Country CEO, Zurich Italia – per continuare a integrare strumenti digitali avanzati e modalità smart di gestione e analisi dei dati, con l’obiettivo di realizzare una trasformazione tecnologica concreta, a beneficio dei nostri professionisti e dei nostri clienti. La nostra scelta di dismettere il canale diretto può sembrare in controtendenza rispetto al mercato ma risponde a una logica strategica molto precisa: crediamo che la crescita sostenibile passi dal rafforzamento della rete fisica e non dalla disintermediazione”.
“L’innovazione tecnologica continua – dichiara Antonio Valitutti, Amministratore Delegato, isybank – è centrale nel servizio che offriamo alla clientela. isybank, non è solo la banca digitale di Intesa Sanpaolo ma è considerata un laboratorio di trasformazione per l’intero Gruppo. Ai servizi semplici e veloci di una fintech, aggiungiamo l’elemento distintivo del nostro modello di servizio rappresentato dal tocco umano degli oltre 2300 gestori della filiale digitale, che garantiscono assistenza alla clientela.”
