(Teleborsa) – Sfuggono dall’applicazione della Direttiva Bolkstein sulla concorrenza migliaia di circoli sportivi situati nei pressi di lidi marini e corsi fluviali e lacustri. Le Commissioni Giustizia e Finanze della Camera, con una votazione last minute, hanno infatti approvato il cosiddetto emendamento salva-circoli, scaturito dall’accordo faticosamente raggiunto con la Commissione europea, che ha consentito alle commissioni di chiudere in serata l’esame del decreto legge sulle infrazioni, che ora va in Aula.
L’esenzione, in base agli accordi raggiunti con l’Ue, riguarda società e associazioni sportive dilettantistiche, federazioni sportive, enti di promozione, che svolgono attività sportive in via stabile e principale, a condizione che usino il demanio marittimo per attività con finalità esclusivamente sociali e ricreative e non per attività di tipo economico, che possono essere solo subordinate e strumentali all’attività principale.
Più in generale, è passata la proroga delle concessioni balneari sino al 2027, dato limite oltre la quale scatteranno ole gare per l’aggiudicazione delle nuove concessioni in via competitiva. La norma prevede anche indennizzi per i concessionari uscenti e salva temporaneamente i manufatti amovibili (tende da sole, gazebo e cabine, ma anche roulotte e prefabbricati usati ad ufficio, per l’attività principale o come depositi e magazzini), che potranno rimanere anche al di fuori della stagione balneare in attesa dell’esito delle gare.
Nonostante l’intesa raggiunta fra i gruppi parlamentari e con la Ue, l’opposizione ha fortemente criticato la norma, che viene accusata dal M5S di mascherare un condono contra legem. Norma che invece la Lega, che si è spesa per questo emendamento, saluta come battaglia di buonsenso a favore di “chi ha investito nella propria attività”.