(Teleborsa) – Secondo i dati Assoreti, a luglio 2025 le Reti di consulenza realizzano una raccolta netta pari a 5,5 miliardi di euro, in crescita del 48,5% rispetto al mese di giugno e del 36,1% nel confronto su base annuale.
Le risorse nette destinate ai prodotti del risparmio gestito aumentano del 20,4% rispetto al mese di luglio dell’anno precedente (+10,2% m/m), con una valorizzazione complessiva pari a 3,9 miliardi. Gli investimenti netti realizzati sugli strumenti finanziari amministrati raggiungono complessivamente i 2 miliardi, con un deciso incremento tendenziale (+56,1% a/a) che si accompagna però ad una contrazione congiunturale (-24% m/m) riconducibile esclusivamente ad una minore attività di collocamento sul mercato primario. Il saldo delle movimentazioni su conti correnti e depositi continua a mostrare la prevalenza dei flussi in uscita (-408 milioni).
Il bilancio da inizio anno sale quindi a 34,2 miliardi di euro evidenziando un incremento del 16,7% rispetto ai primi sette mesi dell’anno precedente; le risorse nette indirizzate ai prodotti del risparmio gestito ammontano a 22,4 miliardi, risultato raddoppiato nel confronto su base annuale (+99,6% a/a).
La raccolta netta mensile associata al servizio di consulenza con fee specifica sale a 1,5 miliardi e segna una crescita del 43,8% rispetto all’anno precedente (+2,9% m/m); le risorse nette destinate da inizio anno alla consulenza con fee raggiungono 9,5 miliardi (+10,7% a/a).
La crescente domanda di consulenza rivolta alle Reti viene confermata anche dal costante aumento del numero di clienti che a fine mese raggiunge 5,331 milioni di unità (+20 mila unità rispetto a giugno 2025).
“L’incremento delle risorse gestite e del numero di clienti riflette una dinamica di mercato in cui la pianificazione finanziaria e la gestione professionale del patrimonio si confermano centrali. Le Reti rispondono con efficacia a una domanda in crescita e in evoluzione” dichiara
Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.
Le dinamiche di crescita osservate nell’ambito del risparmio gestito sono attribuibili principalmente ai fondi comuni di investimento: la distribuzione diretta di quote determina volumi di raccolta netta pari a 2,3 miliardi di euro in crescita tendenziale (+58,6% a/a) e
congiunturale (+22,8% m/m) con la conferma della preferenza per i fondi obbligazionari (1,3 miliardi) nelle scelte di investimento.
Le risorse nette investite in gestioni collettive di diritto estero continuano ad essere prevalenti e ammontano a 1,9 miliardi di euro mentre il bilancio dei fondi aperti di diritto italiano è positivo per 402 milioni.
I versamenti netti realizzati sul comparto assicurativo/previdenziale risultano pari a poco più di 1,2 miliardi di euro e segnano un incremento del 5,9% a/a (-4,4% m/m). Si conferma la prevalenza dei flussi netti destinati alle polizze vita tradizionali (467 milioni) a cui seguono quelli investiti in unit linked (409 milioni).
La raccolta netta in gestioni patrimoniali individuali subisce, invece, un ridimensionamento contenuto in termini congiunturali (-0,9% m/m) e più evidenti nel confronto su base annuale (-36,9% a/a), attestandosi a 419 milioni di euro.
Nel mese di luglio, quindi, il contributo complessivo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per 3,1 miliardi di euro; da inizio anno, l’apporto delle Reti si attesta a 18,1 miliardi di euro.
L’attività di raccolta in strumenti finanziari amministrati si traduce in investimenti netti positivi per quasi tutte le tipologie di titolo. Si conferma l’interesse per i titoli a reddito fisso (1,3 miliardi) e, nello specifico, per i bond pubblici (1,1 miliardi), così come si ritrovano volumi significativi di raccolta netta sugli exchange traded product (391 milioni) ai quali seguono quelli sui certificate (308 milioni); bilancio negativo per i titoli azionari (-316 milioni).