(Teleborsa) – Nel suo ultimo report sul mercato immobiliare europeo, Barclays prevede che il settore crescerà nel 2026.
Gli esperti hanno recentemente alzato il rating del settore Other Financial da Underweight a Market Weight e confermato quello dei REIT a Underweight. L’upgrade si è basato “sull’interessante aumento dello spread, sulla riduzione della duration del settore e sulle nostre aspettative di una pressione limitata sui rating nel breve termine”, spiegano aggiungendo che i REIT, invece, “offrono un rialzo inferiore, che a sua volta è in gran parte dovuto alla sua duration più lunga”. L’atteggiamento “cauto” si basa anche “sull’esposizione al rischio francese e sulle valutazioni relative rispetto ai titoli di Stato francesi, che potrebbero non solo fungere da limite per gli spread di alcuni proprietari immobiliari, ma potrebbero anche avere un impatto negativo sui valori immobiliari francesi”.
Barclays consiglia di “salire nella gamma di qualità e di preferire i titoli con rating BAA1 rispetto a BAA2/BAA3″. Il broker ritiene che il distacco tra i mercati azionari e del credito e la maggiore necessità di efficienze operative e di riduzione dei costi potrebbero trainare alcune attività di M&A nel corso del prossimo anno.
Gli analisti prevedono una crescita del settore e che i proprietari immobiliari emetteranno obbligazioni a più lunga scadenza, aumentando la duration del settore. Stimato limitato il rischio di fallen angel nel corso del 2026.
Da inizio anno sono state prezzate obbligazioni immobiliari IG per 35 miliardi di euro e Barclays prevede circa 50 miliardi di euro di emissioni primarie l’anno prossimo, con molti emittenti al debutto sul mercato.
Gli analisti osservano una scarsa differenziazione negli spread in base al sottosettore e ritengono che i sottosettori del commercio al dettaglio e della logistica abbiano fondamentali più solidi rispetto a quelli del residenziale e degli uffici.
In particolare, spiega il broker, “il mercato azionario immobiliare europeo ha registrato un rendimento totale del +5% da inizio anno al 2025. Tuttavia, i rendimenti sono variati significativamente tra i sottosettori, con il commercio al dettaglio (+15% da inizio anno) che ha sovraperformato significativamente i locatori residenziali (-14%) e uffici (-10% da inizio anno). I locatori del settore logistico hanno generato rendimenti pari a circa lo 0% da inizio anno”. Al contrario, aggiungono, “abbiamo riscontrato una scarsa dispersione negli spread creditizi e nei rendimenti per sottosettore. Ciò è comprensibile, data la rigidità degli spread creditizi, ma anche perché il profilo creditizio dell’azienda è più importante per i rendimenti degli obbligazionisti rispetto al sottosettore in cui opera”.
