(Teleborsa) – “Le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito sono riemerse in alcuni paesi a causa dell’incertezza politica, ma la più ampia convergenza degli spread obbligazionari è un segnale positivo“. Lo si legge all’interno della Financial Stability Review pubblicata oggi dalla Banca Centrale Europea (BCE).
Dopo il crollo del governo francese a settembre, lo spread tra i titoli di Stato francesi e tedeschi si è ampliato, pur rimanendo all’interno dell’intervallo registrato nell’ultimo anno, e “i mercati sono rimasti funzionali e liquidi”, viene sottolineato. Al contrario, i rendimenti dei titoli di Stato italiani sono diminuiti in termini relativi, al punto che per la prima volta dal 2003 i rendimenti italiani sono scesi al di sotto di quelli francesi.
“Ciò potrebbe essere parte di una più ampia convergenza tra titoli di Stato con rating più elevato e più basso nell’area dell’euro, con gli spread medi dei titoli di Stato dell’area dell’euro (esclusa la Francia) in calo“, suggerisce la BCE.
“Questa compressione degli spread è stata recentemente determinata meno dalle variazioni dei rendimenti tedeschi e più dal calo dei rendimenti in altri paesi – viene spiegato – Ciò suggerisce che, in questa fase, non vi sia alcun contagio dagli sviluppi in Francia ad altri titoli di Stato dell’area dell’euro. Tuttavia, le delusioni riguardo agli sforzi di consolidamento fiscale, la debole domanda alle aste o un’ulteriore instabilità politica potrebbero innescare una più ampia ridefinizione del rischio sovrano nell’area dell’euro, soprattutto dati gli attuali livelli ristretti degli spread”.
