(Teleborsa) – Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia, in una seduta con volumi scarsi per la chiusura di Wall Street a causa della festività del Juneteenth, che commemora la liberazione degli schiavi afroamericani. Oggi il focus è sulle decisioni delle banche centrali, in particolare sulla Banca d’Inghilterra (BoE) alle 13 (ora italiana).
Stamattina, la Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha abbassato il tasso guida di 0,25 punti percentuali allo 0%, ribadendo la propria disponibilità ad agire all’occorrenza sul mercato dei cambi. La Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha tagliato il tasso di riferimento dal 4,5% al 4,25%, affermando che le prospettive economiche sono incerte, ma se l’economia evolverà in linea generale come attualmente previsto, il tasso di riferimento verrà ulteriormente ridotto nel corso del 2025.
Ieri sera, la Fed ieri sera ha mantenuto invariata la politica monetaria al 4,25-4,5%, come ampiamente previsto. Il dot plot segnala ancora due tagli di 25 punti base nel 2025 e le previsioni sul PIL sono state riviste al ribasso. La dichiarazione di politica monetaria è rimasta pressoché invariata, mentre il presidente Jerome Powell non ha fornito segnali chiari al mercato, ripetendo che “la politica è sulla buona strada”.
I mercati stanno osservando attentamente il possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran. Secondo fonti vicine alla questione citate dalla stampa statunitense, alti funzionari statunitensi si stanno preparando alla possibilità di un attacco all’Iran nei prossimi giorni. L’incertezza non è stata alleviata dal discorso del Presidente degli Stati Uniti Trump alla Casa Bianca, che ha dichiarato: “Potrei farlo. Potrei non farlo. Voglio dire, nessuno sa cosa farò”.
Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,147. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 3.365,5 dollari l’oncia. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,92%.
Sulla parità lo spread, che rimane a quota +92 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,42%.
Tra le principali Borse europee discesa modesta per Francoforte, che cede un piccolo -0,48%, pensosa Londra, con un calo frazionale dello 0,37%, e tentenna Parigi, con un ribasso dello 0,67%.
A Milano, si muove sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 39.237 punti, con uno scarto percentuale dello 0,46%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 41.648 punti. In rosso il FTSE Italia Mid Cap (-0,96%); sulla stessa linea, in discesa il FTSE Italia Star (-1,11%).
Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati, ENI avanza dello 0,79%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Brunello Cucinelli, che prosegue le contrattazioni a -2,93%. Sotto pressione Nexi, che accusa un calo del 2,62%. Scivola Interpump, con un netto svantaggio del 2,27%. In rosso Amplifon, che evidenzia un deciso ribasso del 2,11%.
Unico performer significativo tra le azioni del FTSE MidCap è Caltagirone SpA, che ottiene un incremento dello 0,58%.
I più forti ribassi, invece, si verificano su Sanlorenzo, che continua la seduta con -2,47%. Spicca la prestazione negativa di Ferragamo, che scende del 2,33%. Technoprobe scende del 2,02%. Calo deciso per Ariston Holding, che segna un -1,96%.