(Teleborsa) – Le Borse europee chiudono in rialzo, anche se lontane dai massimi della seduta toccati dopo l’apertura positiva di Wall Street, con gli investitori che hanno digerito numerose indicazioni dagli Stati Uniti. Intanto, sul fronte geopolitico, Bloomberg ha scritto che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy sta subendo pressioni da parte dei funzionari statunitensi affinché accetti un accordo di pace che preveda concessioni alla Russia, tra cui la cessione di territori nella regione orientale del Donbass e la rimozione delle sanzioni. La proposta, modellata sul cessate il fuoco di Gaza, includerebbe anche la richiesta all’Ucraina di interrompere le indagini sui crimini di guerra e di accettare limiti alle dimensioni del suo esercito, lasciandola vulnerabile a nuove offensive russe.
Oggi pomeriggio è emerso che la crescita dell’occupazione negli USA è ripresa a settembre, dopo il calo del mese precedente, e il tasso di disoccupazione è aumentato, evidenziando una serie di tendenze contrastanti in un mercato del lavoro fragile. I dati del Bureau of Labor Statistics hanno mostrato che le buste paga non agricole sono aumentate di 119.000 unità dopo la revisione al ribasso del mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione ha raggiunto il massimo degli ultimi quattro anni al 4,4%, con la crescita della forza lavoro.
Si tratta dell’ultimo rapporto sull’occupazione che la Federal Reserve vedrà prima della riunione del 9-10 dicembre. Dai verbali del FOMC di ottobre, pubblicati ieri sera, sono emerse “opinioni fortemente divergenti” sull’eventualità di mantenere i tassi invariati per quest’anno (dopo il taglio deciso in quella sede, riguardo al quale il documento ha riportato come “diversi” funzionari non fossero d’accordo): “molti partecipanti hanno suggerito che, in base alle loro prospettive economiche, sarebbe opportuno mantenere invariati i tassi di riferimento per il resto dell’anno”, mentre altri partecipanti hanno affermato che un’altra riduzione a dicembre “potrebbe essere appropriata se l’economia non si evolvesse più o meno come previsto”.
La pubblicazione degli conti di Nvidia – avvenuta anch’essa ieri sera -, le sue previsioni per il quarto trimestre e i commenti decisamente ottimistici del CEO, che ha sottolineato che “la domanda di capacità di calcolo continua ad accelerare” e ha affermato che “l’intelligenza artificiale si sta diffondendo ovunque e può fare tutto”, hanno fornito rassicurazioni sull’andamento delle aziende collegate all’intelligenza artificiale.
L’Euro / dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,153. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,48%. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 59,24 dollari per barile.
Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +82 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,46%.
Tra i listini europei giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,5%, seduta senza slancio per Londra, che riflette un moderato aumento dello 0,21%, e piccolo passo in avanti per Parigi, che mostra un progresso dello 0,34%.
Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,62%, spezzando la serie negativa iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 45.517 punti. In rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,75%); senza direzione il FTSE Italia Star (+0,13%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, buona performance per Hera, che cresce del 3,14%. Sostenuta Leonardo, con un discreto guadagno del 2,89%. Buoni spunti su Italgas, che mostra un ampio vantaggio del 2,21%. Ben impostata A2A, che mostra un incremento del 2,17%.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -3,04%. Seduta negativa per Nexi, che mostra una perdita del 2,48%. Sotto pressione STMicroelectronics, che accusa un calo del 2,11%. Deludente Prysmian, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, CIR (+6,53%), Carel Industries (+4,77%), WIIT (+4,14%) e Alerion Clean Power (+3,56%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su NewPrinces, che ha chiuso a -6,01%. Scivola Sesa, con un netto svantaggio dell’1,86%. In rosso Brembo, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,82%. Spicca la prestazione negativa di Reply, che scende dell’1,65%.
