(Teleborsa) – “La CONSOB è impegnata da tempo nella definizione di un piano operativo e professionale per fronteggiare i crescenti impegni derivanti dai mutamenti e ha in corso le dovute consultazioni sindacali per varare una riforma organizzativa che: persegua una visione integrata dei processi e delle attività; definisca e potenzi la vigilanza impostata sulla valutazione del rischio; identifichi con precisione compiti e responsabilità del personale; migliori l’efficienza e l’efficacia delle sue prestazioni, contenendo i costi, riducendo le linee di riporto, eliminando duplicazioni e frazionamenti e adattando l’organizzazione alle nuove incombenze; implementi soluzioni di intelligenza artificiale per l’esame delle pratiche”. Lo ha affermato Paolo Savona, presidente della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), all’incontro annuale con il mercato finanziario presso la sede di Borsa Italiana.
Per raggiungere gli obiettivi, “si farà ricorso alle moderne tecnologie informatiche, già previste da un piano di investimenti pluriennali approvato dalla Commissione, la cui attuazione beneficerà in parte dei fondi assegnati alla CONSOB dal PNRR. Sarebbe di grande utilità e risparmio per la collettività, se si pervenisse a una capacità di raccolta ed elaborazione delle informazioni condivisa tra le istituzioni di vigilanza mobiliare all’interno del Paese e nell’Eurosistema, in vista degli indispensabili passaggi definitivi all’euro digitale e alla tokenizzazione degli strumenti finanziari. Il perseguimento di questo obiettivo è già iniziato partecipando al Polo Strategico Nazionale, che prevede di far migrare tutti i dati e servizi strategici della Pubblica Amministrazione nel cloud nazionale”.
Secondo Savona, “l’efficacia e l’efficienza della CONSOB migliorerebbero se venisse rimosso l’obbligo di approvare le principali decisioni di funzionamento a maggioranza qualificata di quattro voti su cinque, quorum non previsto per le altre autorità indipendenti operanti in Italia. Agirebbe nella stessa direzione se, in attuazione della delega di riforma del TUF, venissero accettate le proposte avanzate dalla CONSOB di introdurre strumenti per deflazionare le procedure sanzionatorie, quali il settlement o la possibilità di valutare la rilevanza delle violazioni, consentendo ad esempio – come avviene in altri settori – di non avviare onerosi procedimenti amministrativi per infrazioni minori che arrecano un pregiudizio marginale agli investitori e alla trasparenza del mercato”.
“Sarebbe, inoltre, opportuno allineare la responsabilità civile della CONSOB agli ordinamenti esteri più avanzati per capire in quali casi, effettivamente, ricorre la responsabilità dell’Autorità per colpa grave, rifuggendo da facili suggestioni interpretative che rischiano di amplificare oltremodo questo concetto di colpa – ha spiegato – sono numerosi i documenti di organismi internazionali sul tema dell’esistenza di un carico eccessivo di responsabilità, esteso a situazioni diverse dalla colpa grave e dal dolo. Tornerebbe infine utile allo sviluppo del nostro mercato finanziario alleggerire il peso delle incombenze amministrative, facendole convergere verso gli standard seguiti dalle altre piazze europee e dal resto del mondo, per evitare gli effetti negativi della competizione normativa tra paesi”.