(Teleborsa) – Wall Street si muove in rialzo, mentre gli investitori digeriscono gli ultimi dati macroeconomici e aspettano l’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell per avere nuove indicazioni sulla direzione della politica monetaria.
L’Automated Data Processing (ADP) ha comunicato che gli occupati del settore privato statunitense hanno registrato un aumento di 146 mila posti di lavoro a novembre, dopo i 184 mila del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 233 mila), sotto le attese dagli analisti per 166 mila unità. I dati, come al solito, arrivano prima dell’atteso rapporto mensile del Dipartimento del Lavoro americano sull’occupazione, in uscita venerdì.
Tra gli altri dati macro, sono aumentati meno del previsto gli ordinativi all’industria statunitensi a ottobre, mentre l’ISM non manifatturiero di novembre è sceso a 52,1 punti.
L’intervento di Powell è atteso alle 19:45 ora italiana, un quarto d’ora prima della pubblicazione del Beige Book, il rapporto sullo stato dell’economia statunitense che farà da base alle prossime decisioni di politica monetaria.
Tra le trimestrali uscite prima dell’apertura del mercato, Royal Bank of Canada ha comunicato una crescita degli utili nell’esercizio (anche grazie all’acquisto di HSBC Canada), Dollar Tree ha registrato un terzo trimestre sopra le attese e comunicato le dimissioni del CFO, Salesforce ha superato le stime per i ricavi del terzo trimestre e aumentato la fascia inferiore delle sue previsioni annuali, Campbell ha rilasciato una trimestrale in aumento e annunciato che Mick Beekhuizen sarà il prossimo CEO, Marvell ha previsto ricavi per il quarto trimestre superiori alle stime degli analisti con il boost dell’AI.
Tra le altre notizie societarie, General Motors ha dichiarato che avrebbe registrato due addebiti non monetari per un totale di oltre 5 miliardi di dollari sulla sua joint venture in Cina.
Guardando ai principali indici, Wall Street continua la seduta con un guadagno sul Dow Jones dello 0,45%; sulla stessa linea, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 6.071 punti. Positivo il Nasdaq 100 (+0,86%); sulla stessa linea, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,47%).
In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti informatica (+1,41%) e beni di consumo secondari (+0,76%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori energia (-2,50%), materiali (-0,66%) e finanziario (-0,65%).
In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Salesforce (+8,37%), Amazon (+2,42%), Boeing (+1,78%) e IBM (+1,73%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Dow, che prosegue le contrattazioni a -2,71%. Sotto pressione Chevron, con un forte ribasso del 2,32%. Soffre Verizon Communication, che evidenzia una perdita del 2,28%. Preda dei venditori Intel, con un decremento del 2,24%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq, Marvell Technology (+21,93%), Datadog (+6,21%), Atlassian (+5,85%) e Workday (+5,50%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su ON Semiconductor, che continua la seduta con -3,96%. Si concentrano le vendite su Microchip Technology, che soffre un calo del 3,24%. Vendite su Diamondback Energy, che registra un ribasso del 2,79%. Seduta negativa per CSX, che mostra una perdita del 2,69%.